L'Australia è avanti per molti aspetti, ma non certo per quanto riguarda le connessioni internet.
Abituati come siamo alle tariffe domestiche “Flat” che abbiamo in Italia, davamo per scontato che un sistema analogo fosse adottato anche in questo moderno paese.
Non potete immaginare il nostro sconcerto quando invece, la settimana scorsa, siamo stati avvisati dai nostri ospiti che avevamo quasi raggiunto il limite di Gigabyte. Siamo letteralmente cascati dalle nuvole.
Abbiamo difatti scoperto che il contratto stipulato dai nostri zii prevede un tetto massimo di 20GB di dati (download + upload, persino!!!!). Un vero oltraggio.
Effettivamente, tutti i contratti broadband in Australia sono fatti così: si ha un tetto massimo di GB al mese, superato il quale la connessione viene rallentata fino a diventare una ISDN. Ovviamente il tetto cambia in base a quanto paghi: ci sono contratti anche da 500GB/mese che costano 99 dollari al mese. E noi che abbiamo broadband senza limiti per 40 euro al mese!!!
E per le chiavette, raramente si va sopra i 10GB/mese.
E prima era ancora peggio! Fino al 2009, i contratti prevedevano che, superato il limite mensile di GB – udite udite – ti vengono addebitati 15 cents ogni singolo MB (avete letto bene: MB)! Questo significa 150 dollari per Giga in eccesso! Da cui la preoccupazione dei nostri ospiti, che in una settimana hanno visto una impennata di download a causa nostra.
Insomma, un vero rip-off!!! Ricordate le polemiche (e le truffe) che ci sono state in Italia circa 5 anni fa a causa di questo tipo di contratti? Ecco.
Fatevi un giro sui siti di Optus e Telstra per farvi un'idea del panorama broadband.
Le motivazioni che vengono addotte per l'elevato costo del broadband sono tre:
- l'enorme superficie dell'Australia - pari circa a quella dell'Europa, che richiede una quantita abnorme di infrastrutture per un singolo paese;
- il costo dei cavi sottomarini tra Australia a Stati Uniti;
- il basso numero di abitanti, 20 milioni che rende difficile ammortizzare il costo di tali infrastrutture.
Sarà, ma a me questi mi sembrano solo pretesti per far cartello tra i vari provider Internet. Se alla lunga, diciamo tra dieci anni i prezzi delle connessioni non saranno scesi, la verità sarà fin troppo palese.
Resta il fatto che, secondo solo alla Repubblica Ceca, l'Australia è il paese con più alto costo per le connessioni broadband nel mondo.
Ovviamente questo post lo ha scritto Luca... che se ne intende più di me...
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